Stanco delle solite proposte si viaggi in Europa? Sai già tutto su cosa vedere a Berlino o a Parigi o Londra, Roma e Bruxelles? Ti suggeriamo di rivolgere lo sguardo a Oriente e puntare sulla Cina e la sua capitale Bejing (Pechino). Bejing è una metropoli in movimento e il suo aspetto cambia sempre, però ci sono dei “must” assoluti da vedere e che appartengono alla tradizione e alla cultura millenaria di questa capitale dalla Città proibita alla Grande Muraglia, in questa guida vi suggeriamo cosa vedere a Bejing e cosa fare per vivere e capire l’anima della Cina.

Menu di navigazione dell'articolo

Le cose da non perdere a Pechino

Con i suoi 21 milioni di abitanti, Bejing è una delle città più grandi al mondo. E sebbene possa sembrare dispersivo visitarla, ci sono delle attrazioni che non possono sfuggire a una prima visita alla capitale: dalla Città Proibita al Palazzo d’Estate, dal tempio del Cielo o del Paradiso fino ad un’escursione alla Grande Muraglia (ovviamente solo una parte di essa).

Una polis nella polis, la Grande Città Proibita è una tappa obbligatoria per la sua ammirevole e incomparabile struttura architettonica rimasta integra, per gli oggetti di prezioso antiquariato che custodisce, per il tuffo nel passato in una Cina autentica ripercorrendo i suoi oltre 600 anni di longevità.

Grande Muraglia

Definita una delle meraviglie del mondo, la Grande Muraglia è uno spettacolo monumentale di ingegneria umana. È un’altra tappa obbligatoria per chi visita Pechino. La Muraglia si snoda come un drago gigante che attraversa e sovrasta creste di montagne, steppe, deserti e scogliere. Suddivisa in sei sezioni, quelle rese visitabili e percorribili, la muraglia è l’anima della Cina.

La Grande Muraglia Cinese, conosciuta anche come "La lunga muraglia", è uno dei simboli più riconoscibili della Cina e una delle meraviglie del mondo antico che continua a incantare milioni di visitatori ogni anno. La sua storia, che si estende per oltre due millenni, racconta di imperi, conquiste, difese contro invasioni e, soprattutto, del colossale sforzo umano ed ingegneristico.

Origini e Costruzione

La costruzione della Grande Muraglia iniziò nel VII secolo a.C. sotto varie dinastie cinesi, con lo scopo primario di proteggere i territori agricoli cinesi dalle incursioni dei nomadi delle steppe settentrionali, in particolare gli Xiongnu. Tuttavia, l'aspetto della muraglia come la conosciamo oggi deriva principalmente dai periodi delle dinastie Ming (1368-1644), quando fu significativamente ampliata e rinforzata con pietre e mattoni.

Struttura e Dimensioni

La Grande Muraglia si estende dall'est all'ovest della Cina settentrionale, coprendo una lunghezza stimata di oltre 21.000 km, sebbene la lunghezza esatta vari a seconda delle fonti e dei metodi di misurazione. Si snoda attraverso montagne, deserti, e pianure, adattandosi al paesaggio con incredibile ingegnosità. La sua larghezza varia da 4 a 9 metri, mentre l'altezza media è di circa 6-7 metri, con torri di guardia e bastioni disposti a intervalli strategici lungo il suo corso.

Significato Storico e Culturale

La Grande Muraglia è molto più di una semplice barriera fisica; è un simbolo potente dell'identità cinese e della lunga storia della civiltà cinese. Ha rappresentato un ruolo cruciale nella difesa del paese contro le invasioni, ma anche nella regolamentazione del commercio lungo la Via della Seta e nella facilitazione della comunicazione e del movimento delle truppe.

Al di là del suo scopo militare, la Grande Muraglia simboleggia anche il sacrificio umano, la perseveranza e la capacità di realizzare progetti di vasta portata. La sua costruzione ha richiesto il lavoro di milioni di persone, tra cui soldati, contadini e prigionieri, e si stima che migliaia abbiano perso la vita durante la sua edificazione.

Patrimonio dell'Umanità e Conservazione

La Grande Muraglia è stata designata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1987, riconoscendo il suo significato storico, culturale e architettonico. Nonostante ciò, la muraglia è a rischio a causa dell'erosione naturale, del vandalismo e del saccheggio delle pietre. Sono in corso sforzi di conservazione per preservare questo monumento per le generazioni future, ma le sfide rimangono significative a causa della sua vasta estensione e della varietà degli ambienti che attraversa.

Esperienza dei Visitatori

Oggi, la Grande Muraglia è una delle principali attrazioni turistiche della Cina, con sezioni ristrutturate come Badaling e Mutianyu che offrono ai visitatori la possibilità di camminare su parti della muraglia e ammirare il paesaggio mozzafiato. Queste esperienze non solo permettono di apprezzare l'ingegnosità e la scala della costruzione ma offrono anche una finestra sul passato storico della Cina.

In conclusione, la Grande Muraglia Cinese rimane un testimone duraturo dell'ingegnosità umana e della tenacia, un monumento che va oltre la sua funzione originale di difesa per diventare un simbolo di unione e forza. La sua storia, intrecciata con quella del popolo cinese, continua a ispirare e affascinare, rendendola una delle meraviglie più straordinarie del nostro mondo.

Palazzo d’Estate

Dopo aver dedicato almeno due giorni alle due grandi attrazioni di Bejing, ci si può dedicare alle altre cose da vedere a Pechino, come lo splendido Palazzo d’Estate. In realtà, si tratta di un giardino imperiale tra il Monte Wanshou e il Lago Kunming a ovest di Hangzhou.

Per esplorare la Pechino moderna, sede delle gallerie d’arte, dei musei, degli studi di design, dello shopping, dell’intrattenimento, di bar e ristoranti in uno spazio architettonico moderno, il consiglio è una visita al 798 Art District.

Una delle difficoltà maggiori, non è trovare cosa vedere a Bejing, ma riuscire a farlo e come. Una metropoli con oltre 21 milioni di abitanti è difficile da percorrere per via del traffico e della confusione, soprattutto se non si conosce la lingua, ma è una città amichevole e aperta ai turisti e molto si risolve spostandosi in metropolitana. Questo facilita la visita e il raggiungimento di altre destinazioni da vedere.

Cosa vedere a Bejing e cosa fare

cosa vedere a beijing

Una destinazione interessante per avvicinarsi all’anima dei cinesi è l’esplorazione dei quartieri tradizionali, gli hutong. Rioni dai vicoli tortuosi, ma che rendono l’idea della vita reale e comune dei pechinesi. Il modo migliore per visitarli è facendo un giro in risciò.

La sera, tra le cose da fare e vedere, ci sono gli spettacoli di Shaolin Kung fu che si svolgono tutti i giorni al teatro rosso. In alternativa, si può apprezzare l’Opera di Pechino, dove ci sono spettacoli locali dedicati alla cultura cinese con un sapiente mix di musica, esibizione vocale, danza e acrobazie che ha ben oltre 200 anni di attività.

Tempio del Cielo

Per i curiosi delle culture religiose, non può mancare una visita al Tempio del Cielo, il più grande della Cina, risalente alle dinastie Ming e Qing e dedicato ai riti propiziatori della pioggia e del raccolto. È un luogo di culto attivo, ma se ci si avvicina con il giusto rispetto si possono apprezzare da vicino anche le particolari strutture e il suo stile.

Il Tempio del Cielo, o "Tiantan" in cinese, è uno dei complessi religiosi più significativi e splendidi di Pechino, nonché uno dei simboli più venerati della Cina antica. Situato nel sud-est della capitale cinese, questo vasto complesso di strutture taoiste fu costruito nel 1420 durante il regno dell'Imperatore Yongle della Dinastia Ming, lo stesso sovrano che ordinò la costruzione della Città Proibita. Il Tempio del Cielo serviva come luogo di cerimonie solenni condotte dall'imperatore, conosciuto anche come il "Figlio del Cielo", il quale vi si recava per pregare per il raccolto, chiedere pioggia e offrire sacrifici per assicurare l'armonia e la prosperità del suo regno.

Struttura e Architettura

Il complesso copre una superficie di circa 2,7 chilometri quadrati e comprende una serie di altari, giardini e edifici religiosi, tutti rigorosamente organizzati in conformità con i principi cosmologici taoisti e le credenze sulla connessione tra il cielo e la terra. Il design riflette la dualità yin e yang e l'importanza del numero "nove", considerato propizio nella cultura cinese.

Due delle strutture più emblematiche all'interno del complesso sono l'Altare del Cielo (Huanqiu Altar) e la Sala della Preghiera per il Buon Raccolto (Qiniandian). L'Altare del Cielo è un piattaforma circolare a tre livelli che simboleggia la connessione tra il cielo e la terra, mentre la Sala della Preghiera per il Buon Raccolto è una magnifica costruzione circolare sormontata da un triplo tetto di tegole blu che rappresentano il cielo. Quest'ultima è forse l'edificio più rappresentativo del complesso, ammirato per la sua maestosa architettura senza l'uso di chiodi nella sua costruzione, simbolo dell'ingegnosità e dell'arte edilizia cinese.

Significato Culturale e Religioso

Il Tempio del Cielo non era semplicemente un luogo di adorazione, ma un simbolo potente dell'autorità divina dell'imperatore e del suo ruolo come mediatore tra il cielo e la terra. Le cerimonie che vi si svolgevano, in particolare durante il solstizio d'inverno, erano di fondamentale importanza per l'impero e si credeva che assicurassero il favore celeste per il raccolto e il benessere del popolo cinese. Queste ritualità riflettevano la profonda interconnessione tra la società, la natura e la cosmologia nella Cina antica, ponendo le basi per la legittimità e il potere dell'imperatore.

Patrimonio dell'Umanità e Conservazione

Nel 1998, l'UNESCO ha riconosciuto il Tempio del Cielo come Patrimonio dell'Umanità, sottolineando il suo eccezionale valore culturale, storico e architettonico. Da allora, sono stati intrapresi sforzi considerevoli per preservare e restaurare il complesso, assicurando che le future generazioni possano continuare ad apprezzarne la bellezza e comprendere il suo significato.

Visita al Tempio del Cielo

Oggi, il Tempio del Cielo è una delle attrazioni turistiche più popolari di Pechino, visitato non solo per la sua imponenza architettonica ma anche come parco pubblico dove la gente del posto pratica tai chi, canta, balla e si impegna in altre attività ricreative, specialmente al mattino. Questo uso contemporaneo del sito riflette il continuo legame tra la cultura cinese, la sua storia e la vita quotidiana delle persone, dimostrando come il Tempio del Cielo rimanga un luogo vivente di tradizione e spiritualità.

A Pechino non manca certo la vita notturna e il divertimento post-cena. Una delle vie per i turisti ideale per l’intrattenimento è Sanlitun, ricca di bar e ristoranti alla moda e di qualità internazionale, di locali, negozi griffati per lo shopping, luci e l’immancabile caos.

Itinerario suggerito per la Cina

Giorno 1: Pechino

  • Mattina: Visita alla Piazza Tienanmen, una delle piazze pubbliche più grandi del mondo, seguita da una esplorazione della Città Proibita, il palazzo imperiale che è stato il cuore politico e cerimoniale della Cina per oltre 500 anni.
  • Pomeriggio: Passeggiata nel Parco Jingshan per una vista panoramica sulla Città Proibita. Successivamente, visita al Tempio del Cielo, dove gli imperatori cinesi pregavano per i raccolti.
  • Sera: Esplora il vibrante quartiere di Sanlitun, noto per la sua vita notturna e i ristoranti.

Giorno 2: Pechino

  • Giornata intera: Escursione alla Grande Muraglia, preferibilmente alla sezione di Mutianyu, meno affollata e restaurata, con spettacolari viste sulle montagne. Rientro in città nel tardo pomeriggio.
  • Sera: Cena a base di anatra alla pechinese, piatto tipico della città.

Giorno 3: Pechino - Guilin

  • Mattina: Volo per Guilin. Sistemazione e relax in hotel.
  • Pomeriggio: Visita alle Colline di Elefante e Fubo per ammirare il paesaggio unico della regione.
  • Sera: Passeggiata lungo il fiume Li, godendosi il panorama serale e la cucina locale.

Giorno 4: Guilin - Yangshuo

  • Giornata intera: Crociera sul fiume Li da Guilin a Yangshuo. Ammira le colline carsiche che emergono maestosamente dall'acqua, una delle immagini più iconiche della Cina.
  • Sera: Esplora la vivace West Street di Yangshuo, famosa per i suoi negozi di artigianato e caffè.

Giorno 5: Yangshuo - Shanghai

  • Mattina: Attività all'aperto a Yangshuo, come il ciclismo tra le risaie o una lezione di cucina cinese.
  • Pomeriggio: Volo per Shanghai.
  • Sera: Passeggiata sul Bund, per ammirare lo skyline illuminato di Shanghai.

Giorno 6: Shanghai

  • Mattina: Visita al Giardino Yuyuan, esempio di giardino cinese classico, seguito da una passeggiata nel bazar adiacente.
  • Pomeriggio: Esplora il Museo di Shanghai e la zona di Xintiandi, dove l'architettura tradizionale si incontra con lo stile di vita moderno.
  • Sera: Ascensore fino alla cima della Torre di Shanghai o del World Financial Center per una vista aerea della città.

Giorno 7: Shanghai

  • Mattina: Tempo libero per shopping o per esplorare a proprio piacimento.
  • Pomeriggio: Visita al quartiere storico di Tianzifang, noto per i suoi stretti vicoli, i negozi di artigianato e le gallerie d'arte.
  • Sera: Crociera serale sul fiume Huangpu per godere di una prospettiva unica sugli storici edifici del Bund e sui moderni grattacieli di Pudong.

FAQ

Qual è il periodo migliore per visitare Bejing?

Dal punto di vista climatico, il periodo migliore è la primavera e l’autunno per il clima piacevole e soleggiato. Ma si tratta anche dei periodi più affollati e in cui i prezzi per la stagione turistica aumentano. L’inverno è particolarmente freddo e secco, con qualche nevicata anche in città, mentre luglio e agosto sono i mesi più umidi, caldi e piovosi.

Quali sono le specialità e i piatti tipici di Pechino?

Sebbene si pensi di conoscere la cucina cinese per via dei numerosi ristoranti presenti anche in occidente e nelle città italiane, il cibo e le preparazioni in Cina sono diverse da quelle che abbiamo imparato a conoscere. Una caratteristica tipica sono i dim sum, una colazione abbondante o pranzo serviti con il tè e dei grandi ravioli che possono essere fritti o cotti al vapore, salati o dolci e quindi ripieni di carne, pesce o confetture e frutta. Un classico della tradizione imperiale pechinese è l’anatra arrosto condita nei modi più svariati e con diverse salse. Infine, sono eccellenti anche le zuppe, in particolare la zuppa pechinese acida a base di carne, uova, verdure in agrodolce e piccante.

Quanto tempo ci vuole per percorre a piedi tutta la Muraglia Cinese?

Premesso che molti tratti non sono più percorribili, la Muraglia cinese è lunga 21.196 Km. Con una media di 30 km al giorno (un buon camminatore), si impiegano circa 706,5 giorni per percorrere tutta la Muraglia, ovvero 1 anno e 11 mesi.

Quanto costa visitare la Grande Muraglia Cinese?

La Muraglia è suddivisa in sei sezioni visitabili. Le sezioni più popolari e restaurate si trovano a est e a nord di Pechino. I turisti stranieri amano Mùtiányù e Jinshanling il cui costo di ingresso è di ¥45 dalle 7.00 alle 18.30 in estate e dalle 7.30 alle 17.30 in inverno. Raggiungibile anche con la funivia: ¥80 una tratta o ¥100 a/r. I cinesi, invece, prediligono la sezione Bādáling il cui costo del biglietto di ingresso è ¥45 (1 Aprile – 31 Ottobre) e ¥40 (1 Novembre – 31 Marzo) – dalle 6.00 alle 19.00 in estate e dalle 7.00 alle 18.00 in inverno.

Quanto costa un viaggio in Cina per una settimana?

Dipende dalla compagnia aereo, se il viaggio è organizzato e dalla tipologia alberghiera scelta. Si parte da un minimo di 1200 € per due persone in modalità economica, per salire a 1500-2600 € in comodità oppure oltre 4700 € viaggiando in categorie lusso.

Quanto dura il volo dall’Italia alla Cina?

10 ore

Quanto costa il visto turistico per la Cina?

80 € per la tassa consolare. Informarsi sempre prima di pianificare il viaggio sulle condizioni e i documenti necessari per la partenza e l’ingresso nel Paese.

Autore: Enrico Mainero

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog Redazione di ElaMedia.